martedì 12 aprile 2011
Presentazione del libro di Paolo Ruffilli, "L'isola e il sogno" (Fazi)
La Sony lancia i nuovi eReader
Presentazione del libro di Alek Popov, "Missione Londra" (Voland)
Continuano i festeggiamenti per il trentennale di Marcos y Marcos
venerdì 8 aprile 2011
La Este Edition indice il "Premio ebook Ferrara"
Italia, flop degli ebook
Negli USA, un mercato che offre oltre 800 titoli, gli eBook occupano circa il 10% del mercato. I numeri però si attestano su cifre molto più basse quando si passa al panorama europeo, nel quale svetta il Regno Unito con una quota di 2,5% del mercato.
I giornali specializzati parlano invece del tramonto della carta stampata con in testa Jeff Bezos, presidente e amministratore delegato di Amazon, portale che opera nell’e-commerce e che nel 2007 ha lanciato Kindle, lettore digitale dotato di un particolare inchiostro elettronico (e-ink).
Dai dati del "DigitalBook World" 2011, emerge un trend di crescita costante per il mercato degli eBook e allo stesso modo un affezione dei lettori verso il libro cartaceo che non accenna a diminuire.
(articolo tratto da "http://ebookobserver.wordpress.com/2011/02/15/i-dati-digitalbook-world-2011/)
Giorgio Nisini presenta "La città di Adamo" a "Libri Come"
Dopo La demolizione del Mammut, vincitore nel 2010 del Premio "Corrado Alvaro Opera Prima", finalista al Premio "Tondelli" 2009, Giorgio Nisini esce con il nuovo e atteso romanzo, un “giallo morale e esistenziale” (Massimo Onofri), che si propone, grazie alla messa in scena di un conflitto all’apparenza insanabile tra dato razionale e intuitivo, come punto di partenza per un “realismo metafisico” italiano. Una storia sui limiti della conoscenza, sulla difficoltà di separare il bene dal male. La città di Adamo è il romanzo che Fazi Editore candida alla 65° edizione del Premio "Strega".
Marcello Vinciguerra è un imprenditore agricolo di successo. La sua azienda, ereditata dal padre, è una tra le più importanti d’Italia. Ha una bella moglie, Ludovica, donna sofisticata e complessa, proprietaria di un negozio di arredamento e amante del lusso e del design, vive in una bella casa, conduce una vita – almeno in apparenza – piena di sicurezze. Una sera, però, un servizio televisivo dedicato a un potente boss della camorra fa riaffiorare nella sua memoria un ricordo dell’infanzia. E con il ricordo il dubbio. Quel boss era lo stesso uomo che lui e suo padre incontrarono, tanti anni prima, in mezzo a strani edifici a forma di cilindro? Chi era davvero suo padre? E quale ombra si nasconde nel passato della sua famiglia? L’inquieto affollarsi di queste domande spingono Marcello a una ricerca ossessiva della verità, che in una crescente spirale di avvenimenti – tra cui la scoperta di una misteriosa fotografia risalente ai primi anni Cinquanta e un breve viaggio in un’immaginaria cittadella camorrista – lo porterà a scontrarsi con un mondo inafferrabile e ambiguo, in cui tutti possono essere onesti o collusi, corrotti o corruttori.
Giorgio Nisini è nato a Viterbo nel 1974. Studioso di cinema e letteratura, insegna Sociologia della letteratura all'Università di Roma "La Sapienza”. Il suo primo romanzo, La demolizione del Mammut (Perrone, 2008), ha vinto il Premio Corrado Alvaro Opera Prima ed è arrivato tra i cinque finalisti del Premio Tondelli.
giovedì 7 aprile 2011
Presentazione del libro di Marco Truzzi, "Non ci sono pesci nelle pozzanghere"
Mercoledì 20 aprile presentazione del volume di Gianluigi Ricuperati, "Il mio impero è nell'aria"
mercoledì 6 aprile 2011
Instant e-book in fieri
http://ehibook.corriere.it/2011/04/instant_ebook_il_caso_rubyscon.html
martedì 5 aprile 2011
Presentazione del libro di Enrico Pandiani, "Lezioni di tenebra"
Presentazione del libro di Paolo Nori, "La meravigliosa utilità del filo a piombo"
venerdì 1 aprile 2011
Appuntamento con gli autori di "Nichel", collana di Minimum Fax
Venerdì 15 presso la libreria Laterza di Bari, alle 18,00, doppio appuntamento con gli autori di "Nichel", la collana di narrativa italiana di Minimum Fax che compie quest'anno 10 anni. Ernesto Aloia e Gianluigi Ricuperati parleranno dei loro ultimi libri insieme a Christian Raimo.
A maggio, un festival del libro a Macerata
Con queste parole l'assessore alla Scuola e ai Beni culturali, Stefania Monteverde, ha introdotto ieri pomeriggio nella biblioteca "Mozzi Borgetti", il progetto finalizzato alla promozione della cultura del libro attraverso due laboratori, uno di lettura e l'altro di scrittura, destinati alla scuole superiori maceratesi che vi hanno aderito: il liceo scientifico Galileo Galilei, l'istituto tecnico Ivo Pannaggi, l'istituto tecnico commerciale Alberico Gentili, l'istituto agrario Giuseppe Garibaldi e l'istituto per geometri Bramante.
Il tema scelto per quest'anno è Racconti d'Italia come ha spiegato Mauro Gentili di conTESTO - con lui anche Giorgio Pietrani e Maria Cristina Ottavianoni - che ben si lega con la ricorrenza dei 150 anni dell'unità d'Italia.
Il laboratorio di scrittura, invece, sarà tenuto dalla scrittrice e sceneggiatrice Valentina Capeci che per una settimana, dal 7 al 12 marzo, guiderà gli studenti, con lezioni pomeridiane, nella redazione di un testo che sfocerà nella sceneggiatura di un video. La partecipazione ai laboratori darà diritto all'acquisizione di crediti formativi.
Il progetto prevede poi una seconda parte, il 6, 7 e 8 maggio, quando gli incontri con gli autori e la presentazione dell'elaborato dei due laboratori avverranno nell'ambito di un festival letterario che è in corso di perfezionamento. Il festival prevede incontri pubblici con vari autori e saranno affiancati da altre iniziative culturali, quali spettacoli teatrali, mostre, reading e seminari.
mercoledì 30 marzo 2011
L'instervista a Claudia Tarolo e Marco Zapparoli di Marcos y Marcos sulla "legge sul prezzo dei libri"
Non abbiamo mai smesso di condividere l’assoluta necessità che alla proposta di Legge Levi si dovessero apportare modifiche sostanziali. Impensabile non mettere un tetto agli sconti nel corso delle campagne. E impossibile accettare che le campagne si potessero riproporre a ripetizione. Siamo stati i primi a batterci, ci siamo battuti fino all’ultimo. Per questo ci siamo dissociati a malincuore, e dopo lunghi tentennamenti. Semplicemente, da un certo momento in poi non abbiamo condiviso lo stile con il quale i "Mulini" conducevano questa battaglia. Nulla di grave: anzi, con alcuni di loro siamo in ottimi rapporti. Però ci sentivamo e ci sentiamo molto più utili ed efficaci in due modi: 1) “mediando” le posizioni all’esterno di questo gruppo con i grandi attori 2) mantenendo una politica coerente sugli sconti non effettuando alcuna campagna con sconto superiore al 20%, come invece fanno alcuni piccoli editori, perfino attraverso il proprio sito.
Il disegno di legge recentemente licenziato dal Senato prevede, oltre al tetto del 15% agli sconti praticabili sui volumi, un limite del 25% sulle promozioni degli editori e la non reiterabilità delle campagne promozionali (che dovranno diversificarsi nel corso dell'anno solare). Dal vostro punto di vista, si tratta di un successo, di un buon compromesso o di un risultato deludente? E perché?
Secondo noi si tratta di un successo, perché oggi non c’è alcun limite alle promozioni, mentre se tutto va bene da settembre ci sarà. Forse, tentando qualche mediazione in più, a questo risultato saremmo arrivati anche prima, guadagnando quasi un anno. Un punto molto importante da sottolineare, per il quale Marco Polillo (Presidente AIE) si è sempre battuto, sta nel fatto che non si potranno più fare promozioni a dicembre. Sapete quanto sono importanti per i librai le vendite di questo mese? Dicembre per molti librai indipendenti rappresenta per molti il 25% del fatturato di un anno!
Qualcuno ha criticato aspramente il provvedimento, accusandolo di essere contrario alla logica del mercato, di impedire l'abbassamento dei prezzi, di osteggiare il mondo del mercato on-line (soggetto allo stesso tipo di limitazioni). Cosa rispondete a queste critiche?
Chi avanza queste critiche non ha idea di quanto una liberalizzazione dei prezzi coinciderebbe con la fine del libero mercato del libro. Il nostro mercato si basa sul fatto che si propongano libri sempre nuovi. Perché questo accada, occorre accordare ai librai il diritto di resa. Il pilastro su cui si regge il diritto di resa, però, è l’esistenza del prezzo fisso. Sono tre passaggi strettamente collegati l’uno all’altro. Cosa accadrebbe se invece ci fosse una totale liberalizzazione dei prezzi? Nel giro di poco tempo si pubblicherebbero solo best seller, e anche questi verrebbero svenduti. Oggi, pur di “prendersi” il mercato, molti sarebbero disposti a vendere sottocosto. Poi, però, tutti ne pagherebbero le conseguenze. Il che accadrà anche se gli e-book verranno “svenduti”, e non proposti a un prezzo adeguato: e da come si stanno mettendo le cose, sembra che si vada proprio in questa direzione.
Per restare in tema di digitale, internet e le nuove tecnologie in generale stanno cambiando profondamente il mondo dell'editoria. Basti pensare a quanto accade su Amazon.com, la più grande piattaforma e-commerce mondiale, in cui il numero di e-book venuti ha sorpassato quello dei volumi cartacei. Qual è il vostro atteggiamento nei confronti di questi fenomeni? Come editori, guardate ad essi con preoccupazione oppure come ad una risorsa?
La leggibilità, la qualità degli ebook e dei supporti su cui li si leggono continua a migliorare. Gli editori che continueranno a puntare sui libri di carta dovranno renderli estremamente appetitosi. Sarebbe più conveniente che gli ebook non fossero libri di carta in versione impoverita, ma diventassero più interattivi. Creando un mercato diverso e complementare rispetto al libro di carta. Entreremo sul mercato degli ebook quando troveremo la formula giusta per proporre un prodotto adeguato, attraente e NON in concorrenza con libri e librai. C’è poi un altro problema legato alla diffusione degli ebook. Non è solo legato ai prezzi, ma al fatto che chi domina le piattaforme digitali – non gli editori, non gli agenti, non gli autori – potrebbe davvero farla da padrone. Per intenderci, chi possiede le piattaforme potrebbe svolgere il ruolo di primo attore che Steve Jobs ha avuto nei confronti della diffusione della musica quando ha lanciato iTunes, trasformandolo nello standard di diffusione della musica digitale. Attenzione quindi a non farci troppi autogol: da un lato la pirateria, dall’altra i colossi!
Prima di diventare legge, il ddl dovrà ripassare alla Camera. C'è spazio, a vostro giudizio, per eventuali ulteriori aggiustamenti o modifiche?
No, secondo noi si deve chiudere al più presto, per evitare di slittare di un altro anno con l’inizio dell’applicazione di questa preziosissima legge.
Vincenzo Vita (PD), relatore al senato del ddl assieme al collega Franco Asciutti (PdL), ha specificato come, nonostante la legge Levi costituisca un buon passo in avanti, essa non sia «la vera riforma del sistema dell’editoria». Quali sono, a vostro giudizio, i punti che un'eventuale riorganizzazione legislativa del sistema dovrebbe tenere in considerazione per salvaguardare soprattutto quel prezioso patrimonio culturale rappresentato dall'editoria (e dalle librerie) indipendenti?
Non abbiamo alcuna ricetta, ma la nostra sensazione è che si potrebbe incentivare la lettura in mille modi, anziché in nessuno, come si fa oggi.
In conclusione, come spieghereste a un lettore/consumatore i vantaggi che questa legge potrebbe apportare per lui?
I prezzi dei libri smetteranno di aumentare. Gli sconti che attualmente vengono fatti sono fasulli. Se chiudono le librerie e la maggior parte delle case editrici, nel giro di una decina di anni i libri saranno un articolo costosissimo e a disposizione di qualche decina di migliaia di lettori. Noi siamo convinti che in uno scenario così terribile potremmo vendere i nostri libri al doppio del prezzo attuale. Ma li venderemmo a duemila lettori d’elite. Sarebbe un passo indietro di qualche secolo! Invece quest’anno, per festeggiare i nostri 30 anni di attività con un gesto coerente, per allargare il pubblico, anziché fare campagne con sconti, sapete che abbiamo fatto? Un gesto controcorrente che non fa proprio nessuno. Abbiamo abbassato i prezzi dei nostri titoli più importanti, e li abbiamo proposti in una collana più accurata ed elegante del solito. E i librai e i lettori stanno premiando questa scelta. I nostri titoli di catalogo stanno vendendo il 20% in più dell’anno scorso. Con i tempi che corrono, è quasi un miracolo!
Presentazione del libro di Camilla Trinchieri, "Cercando Alice" (Marcos y Marcos)
Il libro: Quanti tradimenti può sopportare una donna? Il primo è un classico: il marito, diplomatico italiano a Praga, si lascia tentare dalla bella di turno, senza passione, così, come si beve una coppa di champagne. Gli altri tradimenti sono più subdoli, ancora più mortificanti per Alice. Lei aveva lasciato gli Stati Uniti per amore, seguendo il marito in Europa in pieno nazismo. Ora che il sogno è finito si vede negare anche la libertà di movimento, il desiderio di allontanarsi con i figli da una guerra che sente profondamente ingiusta. Bloccata nella Roma fascista, al rombo dei bombardieri alleati, Alice tenta di difendere la famiglia che le resta, di mantenersi lucida e combattiva nonostante tutto. Fugge verso la Svizzera e la libertà, ma scompare nel nulla in una notte gelida, mentre valica le montagne con le figlie Susan e Claire. Il marito sostiene che è stata uccisa da una guardia di confine, ma la figlia Susan ricorda bene di non aver udito spari, né grida. Dodici anni dopo quella tragica notte, Susan aspetta un figlio. Ha bisogno di fare chiarezza sulla fine misteriosa di sua madre, non si accontenta più di mezze verità. Vuole sapere.
Un romanzo a due voci su una famiglia in guerra, nell’Europa in guerra; sul potere di vita e di morte dell’amore.
giovedì 24 marzo 2011
Romano Gobbi ("Liberi Librai"): "un compromesso al ribasso"
Cominciamo con una domanda "d'obbligo", per così dire: cosa ne pensate voi di "Liberi Librai" del ddl licenziato dal Senato il 2 marzo scorso? Ritenete si tratti di un risultato soddisfacente o di un compromesso al ribasso?
Il risultato è senza dubbio un compromesso al ribasso, per poter dire che anche noi abbiamo una legge. Qualcuno ha detto: “meglio una brutta legge che nessuna legge”, ma per dirla all’italiana, prendiamo ciò che ci passa il convento, non possiamo far altro. Noi probabilmente non facciamo parte della filiera o meglio non abbiamo appoggi sufficienti per essere interpellati né per il potere economico né tanto meno per potere politico, se non a titolo di cronaca. Basta confrontare la legge tedesca o la francese e fare una comparazione: le loro leggi sono fatte per lo sviluppo, le nostre, perdoni lo sfogo, per l’inghippo. Il numero delle loro librerie aumenta, le nostre scompaiono - o forse non servono… In compenso, aumentano le librerie di catena, quelle conformiste.
Rispetto al testo uscito dalla Commissione Cultura della Camera nel luglio dell'anno scorso, la nuova proposta mantiene invariato il tetto del 15% agli sconti praticabili sui volumi, ma aggiunge un limite del 25% sulle promozioni degli editori e la non reiterabilità delle campagne promozionali (che dovranno diversificarsi nel corso dell'anno solare). A vostro giudizio, nel concreto, si potevano introdurre altre norme, magari più incisive?
Vorrei che il commento fosse demandato agli utenti. Tra la vendita a prezzo di copertina della Germania, al 5% della Francia, al prezzo libero dell’Inghilterra, possiamo fare in base ai risultati: in Inghilterra le librerie chiudono o hanno chiuso salvo quelle di proprietà degli editori, in Francia e in Germania aumentano. Pertanto, il tetto del 15% di sconto o del 25% sulle promozioni editoriali mi sembrano eccessivi: suggerirei agli editori, invece di agire sulle promozioni, di ridurre il prezzo dei libri, che senza dubbio aumenterebbero le vendite, essendo risaputo che il numero degli utenti in Italia è stabile se non in diminuzione.
Perché dal punto di vista delle librerie indipendenti era necessario un provvedimento del genere? Le facciamo questa domanda dal momento che il ddl è stato fortemente criticato da molti sostenitori del libero mercato ed accusato di essere frutto di posizioni "neo-luddiste", di impedire un effettivo abbassamento dei prezzi dei libri e di costruire una barriera nei confronti del mercato on-line, soggetto agli stessi limiti di sconti...
I sostenitori del mercato libero che ci accusano di posizioni “neo-luddiste” probabilmente non sanno che noi, in controtendenza alla grande distribuzione, chiediamo una riduzione della scontistica a nostro favore, contemporaneamente ad una riduzione del prezzo di copertina; attualmente, le condizioni di sconto, escluso la scolastica, vanno dal 25-30% per le librerie indipendenti sino al 50% e oltre per la grande distribuzione. La nostra proposta è quella di attribuire ai commercianti, grande distribuzione inclusa, un aggio del 15-20%, come accade nel campo dei quotidiani, contemporaneamente ad una riduzione del 30-35% sui prezzi di copertina. Se questo può essere chiamato “neo-luddismo”… Io, a questo proposito, parlerei di menefreghismo, in particolare da chi è deputato a difendere gli interessi dei consumatori: ma sappiamo tutti che nel torbido ci si sguazza meglio.
Daniela Di Sora, fondatrice di Voland, in un'intervista pubblicata sempre sul nostro blog, con riferimento alla situazione del nostro Paese, ha parlato di «grandi gruppi editoriali che il mercato lo stravolgono imponendo le loro regole. [...] Un editore, se vuole esporre un suo libro nella vetrina di una libreria o, spesso, addirittura se vuole che sia messo sul tavolo in buona posizione, deve pagare. Le grandi librerie vendono spazi, non libri. E l’ignaro lettore che entra in una libreria crede che i libri esposti siano il frutto delle scelte del libraio, mentre sono pura e semplice pubblicità». Concorda con quest'analisi?
Non voglio dubitare su quanto asserisce Daniela Di Sora: posso solo dire che, per quanto concerne le librerie indipendenti, in 50 anni di attività, nonostante 18 vetrine a disposizione, mai ho ricevuto una simile proposta. I libri che espongo nelle vetrine sono esclusivamente di mia scelta e per stimolare la curiosità di possibili clienti. A tale proposito, vorrei evidenziare che il gruppo editori della nostra associazione ha proposto a noi librai una scelta di volumi che verranno sistemati in scaffale apposito, ben in evidenza, e consigliati ai lettori dopo una preventiva nostra valutazione: si vorrebbe tornare, insomma, ancora al “Il libraio consiglia”.
Ad oggi, quali sono le reali condizioni di salute delle librerie indipendenti? Crede che con questo provvedimento (il quale, ricordiamo, prima di diventare legge a tutti gli effetti dovrà ripassare alla Camera) le cose potranno migliorare?
Questa legge è una legge raffazzonata, una legge prima supportata da interessi lobbistici dei grandi editori, poi mitigata quasi impercettibilmente da un’alzata di scudi di librai indipendenti e piccoli editori. Il provvedimento, a mio avviso, deve essere imperniato solo su due cardini: il primo culturale, il secondo economico - e per economico intendo una drastica riduzione del prezzo del libro, come ho indicato più sopra. Inoltre, ritengo che la politica non dovrebbe entrarci in questa regolamentazione, se non per spingere i bottoni per una sollecita approvazione: la legge tedesca o francese possiedono, a mio avviso. queste peculiarità. Il resto sono solo chiacchiere.
L'esigenza di un riassetto legislativo del sistema dell'editoria è particolarmente avvertita dagli editori indipendenti italiani. Dal vostro punto di vista di librai, in che direzione dovrebbe muoversi una riforma del genere?
Non vorrei ripetermi su quanto già esposto, ma sarebbe sufficiente ispirarsi (copiare) alla legge tedesca o francese e, per ridurre i prezzi a vantaggio dei lettori, tener conto della nostra proposta. Ma sarebbe troppo semplice…
In conclusione, se dovesse spiegare con poche battute quali sono i vantaggi che i clienti delle librerie trarrebbero da questo provvedimento (se ce ne sono), cosa direbbe?
Non credo proprio a vantaggi particolari di cui potranno beneficiare i destinatari di questa legge. Ovvero, i lettori potrebbero usufruire, dopo un’attesa di 20 mesi, di una congrua riduzione del prezzo dovuta alla liberalizzazione dello sconto che potrà essere applicato dagli editori, mentre le librerie indipendenti saranno già defunte. Insisto ancora che un libro dal costo di stampa di 1 euro non può comparire sul mercato al prezzo di vendita di 20 euro: il rapporto è illogico ed è dovuto ai margini di sconto che la grande distribuzione pretende dall’editore, servendosene per allettare il cliente con promozioni fasulle.
martedì 22 marzo 2011
Presentazione del libro di Camilla Trinchieri
Raccolta firme contro i tagli al Festivaletteratura di Mantova 2011, l'appello della Libreria Di Pellegrini
Amici e colleghi librai indipendenti,
abbiamo preso per Mantova un’iniziativa volta alla raccolta firme per cercare di fermare i tagli al Festivaletteratura, ma sappiamo che questo è l’orientamento di molte altre Amministrazioni locali e del Governo in generale.
Vi giro la nostra raccolta firme e credo che iniziative analoghe potrebbero nascere in tutta Italia, in particolare nelle Librerie indipendenti, poichè se la Cultura è sinonimo di Libertà, sappiamo quanto questa Libertà sia pagata a caro prezzo proprio dali librai indipendenti.
Grazie e buon lavoro
Marina Di Pellegrini
Fai vivere il Festival
Raccolta firme contro i tagli al Festivaletteratura
Vieni in libreria e metti la tua firma per protestare
contro i tagli al Festival e alla cultura in genere.
La cultura è vita, la cultura è libertà.
Libreria Di Pellegrini – Via Marangoni 16 0376 320333
Piazza Mantegna 6 (Sant’Andrea) 0376 355196
info@libreriadipellegrini.it
venerdì 18 marzo 2011
Salone del libro di Torino e AIE: siglato l'accordo per un'area riservata all'editoria per ragazzi.
Negli ultimi mesi l’AIE (Associazione Italiana Editori), attraverso il Gruppo di lavoro editori per ragazzi, e il Salone del libro di Torino hanno siglato un accordo per consentire agli editori di libri per ragazzi, che non sono presenti in fiera con un proprio stand, di esporre i propri volumi in un’area ad hoc allestita all’interno del padiglione n. 3. L’offerta è aperta sia ai soci AIE sia ai non soci.
Chi non ha mai partecipato al Salone (che si svolgerà dal 12 al 16 maggio) o non l‘ha fatto negli ultimi anni ha quindi un’opportunità unica: per la prima volta, a condizioni speciali, potrà essere presente con un proprio piccolo stand in un’area dedicata. Potrà così provare, o riprovare, il contatto diretto con il pubblico del Salone e decidere se tornare a partecipare nei prossimi anni.
Per facilitare la partecipazione è stata messa a punto la formula di un’area dedicata in cui ciascun editore avrà uno spazio personalizzabile di 4 mq. Se vorrà, potrà essere presente tutti i giorni o un solo giorno: la gestione sarà comunque assicurata da personale identificato dal Salone con un’unica cassa.
Anche l’allestimento sarà unico e consentirà di identificare con chiarezza questo spazio.
I libri saranno forniti al soggetto che gestirà la vendita per lo spazio comune dovrà ricevere i libri direttamente dall’editore e si tratterrà sulle vendite dei volumi una percentuale del 30%, per il costo del personale e per il rischio furti.
Per gli editori soci dell’Aie è previsto un prezzo di partecipazione di 700,00 euro + IVA tutto compreso. L’editore sarà segnalato nel catalogo della manifestazione e avrà diritto a realizzare, se vuole e vi è ancora spazio, proprie presentazioni editoriali. Questa opportunità è offerta anche agli editori che non sono soci Aie per un costo di 800,00 euro + IVA tutto compreso.
L’Associazione e il Salone saranno impegnati anche a valorizzare l’iniziativa con una comunicazione specifica.
Il Salone del Libro contatterà nei prossimi giorni le case editrici che rispondono ai requisiti stabiliti per verificarne l'interesse e, in caso positivo, dar l'avvio alla pratica di iscrizione.