BooKerang: il web nel mondo delle persone in carne ed ossa
Bookerang è il nome del social network che si rivolge a lettori, librai ed editori e nasce con l’obiettivo ambizioso – ma attuale – di promuovere la lettura l’acquisto in libreria. Sebbene appena nato il progetto ha dstato subito l’interesse dei maggiori media italiani, dal Corriere della Sera a L’Espresso, da Radio 3 al TG1 Cultura. E anche l’interesse (commerciale) delle maggiori catene di librerie italiane, da Feltrinelli a Mondatori, che hanno chiesto di intraprendere collaborazioni con i rispettivi canali di e-commerce. Cos’è booKerang? Per i lettori si tratta di uno strumento per diffondere lo scambio di idee ed emozioni che derivano dalla lettura, tramite recensioni, commenti, gruppi di discussione. Per i librai è un utile strumento per adeguarsi al cambiamento delle abitudini di acquisto: iscrivendosi gratuitamente a booKerang i librai possono essere prsenti in rete e accedere a uno strumento in grado di consultare le preferenze di lettura, creare gruppi di discussione personali per comunicare le iniziative del proprio esercizio commerciale. Le liste dei desideri dei lettori sono consultabili esclusivamente nelle librerie iscritte, incentivando in questo modo gli acquisti in libreria. Per gli editori il social network è uno strumento di promozione che permette di ottimizzare le risorse e dà la possibilità anche a piccole e medie case editrici di pubblicizzare i proprio prodotti editoriali. Le case editrici possono infatti profilare gli utenti su cui fare promozione sulla base delle caratteristiche dei lettori stessi, intercettando in maniera certa il target di riferimento. BooKerang è nato dall’idea di due giovani architetti, Emanuele Zippilli e Carlo De Mattia, che operando “dal basso” hanno conquistato una nicchia deserta. Uno start-up a un centinaio di metri dalle belle mura che circondano il centro storico di Macerata.
a cura di Marco Maria Sigiani per Valori, mensile di economia sociale, finanza etica e sostenibilità – Marzo 2009-03-05
giovedì 5 marzo 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento